Successe un pomeriggio di qualche anno fa…. mi trovavo davanti casa stavo rientrando con il mio fedelissimo cane e con la scusa di un complimento al cane, un ragazzo mi si e’ avvicinato, ed ha iniziato a parlare … sapeva già perfettamente chi fossi, ma si accertò comunque senza presentarsi; mi dice che sua madre è molto gelosa di me, ancora oggi, anche se sono passati tanti anni, e che suo padre non c’è più…e’ gelosa del diario che gli ha lasciato… Io spalanco incredula gli occhi ed allora lo guardo bene, ma di cosa stiamo parlando…. lo scruto ancora, avrà si e no 25 anni, ha gli occhi verdi ed i riccioli castani scuri, ecco che mi viene in mente, so’ di chi è figlio, suo padre fu un mio giovanissimo amore, avevo 14 anni.
Torno indietro con la memoria…Ci eravamo conosciuti in treno, mentre io tornavo da scuola e lui andava a fare gli allenamenti di calcio in una cittadina vicina. Ci eravamo innamorati, un amore fanciullesco eravamo poco più che quattordicenni, baci, tantissimi baci, baci infiniti, ci vedevamo 3 volte la settimana, tante quanti i suoi allenamenti, in tutto mezz’ora, tanto quanto il tragitto da percorrere, per un anno scolastico intero, da novembre a maggio….
Un feeling immenso, eravamo belli come il sole, felici al disopra delle nuvole, finì la scuola finì l’allenamento, finì temporaneamente la storia, ci rivedemmo un paio di volte durante l’estate, la distanza ci divideva, inoltre pensavo che avesse anche un’altra storia…all’epoca non c’erano i cellulari e lui non aveva neanche il telefono in casa, figuriamoci il motorino, ma gli amori nascevano e si coltivavano ugualmente. Finì l’estate ed iniziò nuovamente la scuola, io c’ero sulla littorina, non avevo cambiato scuola, mentre lui aveva cambiato società sportiva, non prendeva più il treno, per un periodo quando arrivavo alla stazione dove lui saliva, ho guardato fuori nella speranza di incontrarlo, speravo venisse…
C’erano alcuni suoi compagni di calcio, mi dissero solo cose che mi ferirono, a quell’età i ragazzini sono veramente stronzi, uno mi si propose come suo sostituto. Passarono un paio d’anni, nel frattempo io mi ero fidanzata e lui venne a trovarmi motorizzato, passammo un pomeriggio a chiacchierare, credo che sia stato in assoluto il ragazzo che parlava di più fra tutti. Passarono un altro paio d’anni, tornò a trovarmi ero sempre fidanzata, iniziò col raccontarmi una storia la sua storia, un cambio radicale di vita, era appena tornato da un viaggio in America, aveva conosciuto una signora matura e benestante l’aveva praticamente “ingaggiato” era il suo gigolò… mi fece anche un po’ di tristezza, trovai la cosa squallida ed ovviamente glielo dissi. Lui invece si dimostrò entusiasta della vita che faceva, girava il mondo al fianco di lei, non ne era innamorato, ma era un’opportunità per lui che veniva da un rione povero, lui che aveva il sogno di girare il mondo adesso lo faceva. Ogni tanto negli anni tornava a farmi visita, si passava un pomeriggio o una serata insieme, ci si raccontava la vita trascorsa, adorava portarmi a cena fuori.
Poi io mi sposai, per un periodo non ci siamo più visti, la sorte volle che ci rincontrassimo una sera in una discoteca sulla costa, erano trascorsi una decina d’anni, dall’ultima volta, ero con le amiche, si festeggiava un compleanno, da poco separata, avevo una bambina, cambiato completamente vita, avevo saputo che lui era fuori Italia da un suo amico forse in Messico…un bacio sulla spalla nel buio della discoteca mi fece girare e me lo trovai davanti, inaspettatamente, fece un gesto che conoscevo come sempre aveva fatto, mi prese il viso con tutte e due le mani, e mi dette un bacio, un bacio a stampo, rispettoso, amorevole ed amichevole… riprendemmo con le nostre chiacchiere e quella stessa notte arrivai a casa a giorno fatto, riprendemmo a vederci e raccontarci, in assoluto rispetto ed amicizia, in conservazione di quell’amore che fu. Mi raccontò dei paesi che aveva visto, delle crociere, delle persone che aveva conosciuto, delle donne che aveva cambiato….anzi che se lo erano scambiato.
Mi disse che quando era venuto a trovarmi, aveva fatto lo splendido ma non era entusiasta della vita che faceva, era venuto per me, per vedermi per riprendere da dove era stato interrotto, ma quando scoprì che mi ero fidanzata fece un passo indietro. Ed io invece gli dissi, che avevo dubitato di lui, mi avevano riferito che era un donnaiolo…avevo sempre pensato che contemporaneamente a me avesse anche un’altra, negò quasi lo avessi offeso. In seguito non aveva avuto nessun amore importante, al suo fianco in quel momento c’era una ragazza a cui voleva molto bene, era incinta sarebbe diventato padre, era la più bella gioia che poteva sperare, mi disse che stava scrivendo una sorta di memorie, della sua vita voleva lasciare qualcosa di suo al figlio, per raccontargli chi era, quali sogni aveva avuto, sapeva che non aveva molti anni davanti, la vita che aveva fatto, droga sesso e rock e roll, come diceva lui aveva lasciato il segno. un tumore al pancreas lo stava uccidendo molto più velocemente di quel che potevamo immaginare.
Voleva fargli sapere le cose importanti, a quel figlio, quelle che per lui erano importanti, i valori della vita, informazioni sul luogo di nascita i problemi di quel rione, la povertà signorile che vi regna, ma anche gli errori che poteva fare e che avrebbe voluto evitasse, errori che lui aveva fatto, e che forse potrebbe evitare. Ci vedemmo qualche altra volta, ed una di quelle ultime volte andammo a cena in un ristorante rinomato di un suo caro amico, voleva presentarmi al proprietario, era un desiderio questo, capii perché …il suo amico pareva sapere tutto di me, soprattutto sapeva che io ero stata il suo grande amore. In seguito venne un giorno al mare, voleva vedere mia figlia che aveva 7 o 8 anni, venne con uno scooter, ed andammo a vedere il tramonto, in un punto sulla scogliera, il nostro punto. Quel pomeriggio al mare scoprimmo che avevamo un amica in comune, seppi poi da lei della sua morte.
Oggi che sono trascorsi altri 15 anni mi ritrovo davanti questo bel ragazzo che parla di me, di quello che gli ha lasciato scritto, lui che era venuto negli anni anche a mia insaputa, ho scoperto che in un certo modo aveva seguito tutta la mia vita, seguito la mia storia, ed oggi quel figlio è venuto a conoscermi e per ringraziarmi di aver fatto parte della vita “sana” del suo babbo, ha capito tante cose, a capito che anche lui è stato innamorato, giovane bello e amato. Forse voleva sapere qualcosa di più da me, chissà. Mi dice che nel diario ci sono scritte tante belle cose, mi chiede se sono curiosa di leggerlo. Mi dice che suo padre desiderava per lui l’ amore di una ragazzina come ero io a quell’età. No non voglio leggerlo, voglio che i miei ricordi rimangano tali, anzi gli contesto che il nostro non è stato un grande amore ma un “amorino”, sicuramente quell’infatuazione giovanile, era stata idealizzata perché dopo di ciò la sua vita era cambiata, forse era stato per lui un grande amore, forse aveva bisogno di farlo sentire tale…
Gli dico invece che suo padre, voleva molto bene alla sua mamma, mi aveva raccontato di lei, l’aveva sempre rispettata, mai tradita, l’aveva scelta perché come lui era dello stesso rione popolare, gli dico che lei non doveva essere gelosa di me, non ne aveva motivo, era lei il suo amore, era lei che gli aveva fatto il più bel regalo della vita LUI, SUO FIGLIO.
L’ho ringraziato per esser venuto a dirmi tante cose, il diario è per lui, non voglio leggerlo, io so quale è stata la nostra piccola storia, ringrazio il cielo di averne fatto parte, ringrazio per averlo conosciuto, ringrazio anche per aver un bellissimo ricordo, ringrazio anche di quell’amore che ho ricevuto… ringrazio anche lui, suo figlio per avermi guardato con gli occhi di suo padre, gli auguro un immensa felicità…anche quella che suo padre non ha avuto.
a volte capita..(storia vera al 90%)